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Ci siamo, hai fatto il grande salto, come si chiama in gergo, e sei passato da dipendente a libero professionista. All’inizio ti sentirai euforico, gestire il tuo tempo in autonomia ti farà sentire forte, libero e felice. Questa sensazione perdura per due settimane più o meno, poi, se non sei un abile pianificatore, iniziano i primi problemi, che, alla lunga, influiranno sulla tua produttività.
Vediamo quali sono i 5 errori che i freelance commettono spesso. Sei pronto?
Ti svegli, fai colazione, accendi il pc, cominci a lavorare, stacchi per pranzo, ritorni al lavoro, vai a letto ed il giorno dopo ricominci da capo, senza mai togliere il pigiama. Innanzitutto, alla lunga, un’abitudine del genere può portarti a frustrazione, irritabilità e, in alcuni casi, anche alla depressione. Il nostro corpo è stato programmato per essere in movimento e stare seduti per più di 8 ore consecutive non fa un bene. Prima di accendere il computer vestiti e cerca di trasformare uno spazio della casa in zona ufficio, da vivere solo durante le ore di lavoro.
Che bello, lavori da casa! Adesso potrai lavorare quando vuoi, non è fantastico? No, non lo è. È importante avere degli orari lavorativi ben definiti per te e (soprattutto) per i tuoi clienti. La mancanza di un orario in cui i clienti possono contattarti gli darà il permesso di chiamarti a qualsiasi ora del giorno (e della notte). Il mio parrucchiere non mi fa la piega ai capelli alle dieci di sera e nemmeno tu dovresti rispondere a quella email, a meno di farti pagare un extra per lavorare fuori orario ;)
Raramente chi fa il grande passo di diventare freelance ha dei collaboratori, ritrovandosi a lavorare da solo. Fantastico! Non devi dar conto a nessuno delle decisioni che prendi, delle pianificazioni che fai e via dicendo, ma queste sensazioni sono passeggere. Prima o poi, la solitudine inizia a pesare notevolmente. Per evitare questa sensazione di vuoto ti consiglio di frequentare dei workshop, meetup e prova a lavorare in dei posti in cui essere a contatto con altri professionisti, in modo da poter scambiare quattro chiacchiere con qualcuno durante la pausa caffè.
Sei in casa. Ti siedi alla scrivania, accendi il pc e improvvisamente ti ricordi del bucato da stendere. Torni al computer e il gatto miagola perché ha la lettiera sporca. Indovina cosa farai? Esatto, andrai a pulire la lettiera, così il gatto smetterà di miagolare e tu potrai tornare al lavoro. Stai per sederti quando squilla il telefono di casa. Mi fermo, ma potrei andare avanti all’infinito con questi esempi. Lavorare da casa non è sempre facile come ci raccontano nei film: serve disciplina, determinazione e la capacità di mantenere alta la concentrazione.
Anche se telefoni i clienti dal salotto di casa o, peggio, direttamente dal letto, questo non ti giustifica dall’utilizzare un tono informale e disinvolto con tutti. Ricorda che la prima impressione è quella che conta e che spesso ti porta alla sottoscrizione di un contratto.
Quali sono invece gli errori che hai commesso quando eri un freelance alle prime armi?
Tags: freelance
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