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L’ambiente in cui si lavora, infatti, diventa un luogo di inclusione, cooperazione, condivisione e supporto, anche nei momenti più difficili. La fluidità, flessibilità e adattabilità ad ambienti come il Coworking permette al freelance, startupper o smartworker la massima espressione del proprio operato e di sé stesso all’interno di un network.

Ma cosa significa essere un Coworker?

Far parte di una Community generata da un ambiente di lavoro condiviso implica uno sharing che rende il Coworking un luogo ideale per nuovi approcci, idee, soluzioni e rapporti. I Coworker parlano tra loro, collaborano ed imparano l’uno dall’altro.

Condivisione, cooperazione e comunicazione sono le parole chiave del Coworking, che rappresenta un luogo di incontro in cui singoli professionisti si confrontano dando luogo a significative sinergie e facendo networking.

In alcuni casi all’interno di uno spazio vengono ospitati non sono soltanto i singoli lavoratori, ma intere aziende che usufruiscono degli spazi a loro concessi per svolgere tutte le attività in un ambiente tecnologicamente avanzato con connessioni veloci, sale riunioni, librerie, spazi comuni per eventi e, da non dimenticare, la possibilità di accesso a servizi come il centralino Voip in cloud e piattaforme di Web Meeting. Sostenibilità e lotta agli sprechi, condivisione e sinergia, comodità e tanti strumenti a disposizione: poche parole per definire ciò che è realmente il nostro coworking.

Non una semplice opportunità di risparmio, ma un vero e proprio luogo comune in cui convergono autonomia e collaborazione, che si combinano tra di loro trasformando l’idea di lavoro in senso stretto e sfumandone i confini.

Cogliere quindi l’opportunità di condividere competenze, idee e di collaborare con altri professionisti specializzati è il comune denominatore tra la quasi la totalità dei Coworker.

Nonostante svolgano attività professionali in ambiti completamente diversi, all’interno di un Coworking si trovano caratteri ed esperienze di vita diverse, con tratti e caratteristiche di personalità comuni.

Si tratta di persone appassionate del proprio lavoro, curiose, aperte mentalmente, sperimentatori di soluzioni alternative e stimolanti, propensi al rischio, imprenditori di sé stessi e propensi alla collaborazione e alla condivisione, anche quando si tratta di superare insieme delle difficoltà.

Se inizialmente la prima motivazione per cui ci si approccia al mondo del Coworking è di natura economica, in quanto grazie alla condivisione dello spazio i costi di affitto sono molto inferiori e attraenti, dati tutti servizi che vengono offerti nel pacchetto, questa motivazione in un secondo momento si amplifica e spinge i Coworker a rinnovare negli anni la loro scelta di far parte di un coworking creando un vero senso di appartenenza.

Lavorare in maniera autonoma uscendo dall’isolamento tipico e dalla sensazione di alienazione che la maggior parte dei freelance sperimentano lavorando da casa, l’interesse a creare sinergie e relazioni che diminuiscano la distanza tra i vari nodi della rete del lavoro ed il bisogno di confrontare le proprie competenze attraverso il dialogo con persone con esperienze diverse, oltre alla possibilità di ampliarle, sono sicuramente le ragioni principali.

Da cliente a Coworker: l’evoluzione dello Smartworker passa anche dal creare e mantenere relazioni che vanno al di là del solo luogo fisico.

Ecco che quindi professionalità, visione, sostegno e coraggio sono le caratteristiche intrinseche di chi decide di diventare un Coworker.