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La tipologia di imprese che riesce ad attrarre capitali di crowdfunding sono principalmente le startup e le PMI innovative, che quest’anno hanno raggiunto ottimi risultati, nonostante il periodo di instabilità.
Ma quali sono le tendenze del crowdfunding nel 2021?
Crescita del mercato: il crowdfunding italiano dovrebbe continuare a crescere anche nel 2021. Gli indicatori di Starteed già a disposizione fanno presagire che il bilancio 2020 sancirà un’ulteriore crescita della raccolta complessiva, nonostante le difficoltà causate dall’emergenza sanitaria. Per esempio, secondo il recente report dell’Osservatorio Crowdinvesting della School of Management del Politecnico di Milano, la raccolta totale dell’equity crowdfunding italiano supererà per il 2020 il record 2019 di 65 milioni di euro.
Inoltre, il lending si confermerà traino del settore, sia in termini di crescita che di volumi complessivi. Un ruolo determinante potrebbe essere giocato dai minibond emessi da PMI, già sottoscrivibili anche via crowdfunding.
Crowdfunding immobiliare: l’immobiliare è un settore in forte espansione negli ultimi due anni. Lo ha confermato anche il Politecnico di Milano, nell’ultimo report sul crowdinvesting italiano, analizzando i dati del periodo luglio 2019-giugno 2020. Rispetto alla misurazione precedente, questo particolare verticale è cresciuto del 185%, raccogliendo complessivamente 48.7 milioni di euro (il totale della raccolta equity e lending in Italia è stato di circa 390 milioni nel 2019).
Mercato unico europeo: A ottobre il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva le nuove norme per il mercato unico del crowdfunding. Il nuovo regolamento riguarderà sia equity che lending e avrà un impatto notevole sulle piattaforme, sugli investitori e sulle aziende a caccia di liquidità. L’entrata in vigore è attesa per l’autunno 2021 e nei prossimi mesi ci saranno moltissime novità su questo fronte, a cominciare dai necessari adeguamenti che le piattaforme dovranno fare per continuare a operare. Cambieranno anche le campagne di raccolta, che dovranno essere pensate per una platea internazionale di potenziali (piccoli) investitori. L’attuale normativa italiana permette però raccolte fino a 8 milioni di euro nell’anno solare, mentre le nuove regole europee abbasseranno il tetto a 5 milioni.
Crowdfunding come leva per la crescita economica: È facile immaginare come, durante il 2021, una parte di lavoratori rimasti disoccupati a causa della crisi economica proveranno a mettersi in proprio, magari cercando di lanciare prodotti o servizi innovative. In questa prospettiva il crowdfunding può essere un’opportunità, soprattutto per la parte di avvio del progetto, utilizzando piattaforme internazionali come Kickstarter o nazionali come Crowdfund.me. Stesso discorso per startup e PMI: il crowdfunding come canale alternativo al finanziamento bancario sarà una leva sempre più importante per sostenere la crescita o per adattare il proprio business a un mondo radicalmente modificato dalla pandemia.
Crowdfunding e criptovalute: le piattaforme di crowdfunding integreranno sempre di più altre tecnologie fintech, a partire da blockchain e criptovalute.
Insomma il 2021 per il crowdfunding italiano sarà un anno di sfide e grandi cambiamenti, con una prospettiva generale di crescita. Considerando che questo settore esiste proprio per raccogliere risorse da dedicare a idee, progetti e aziende, è davvero una buona notizia per il nostro paese.
Come pensi che si evolverà il crowdfunding nel 2021?
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