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Il numero di lavoratori agili è in costante crescita (+115% in un decennio secondo Global Workplace Analytics e FlexJobs) e il 72% dei lavoratori considera la possibilità di lavorare da remoto come un plus nella scelta di cambiare azienda.
Ma chi lavora al di fuori di un’organizzazione aziendale deve imparare a gestirsi: ecco 6 suggerimenti per farlo al meglio.
1. Organizzazione settimanale
La maggior parte dei lavoratori agili tende a elencare le cose da fare giornalmente, invece di pensare in termini settimanali, individuando gli obiettivi che si vogliono raggiungere e identificando le priorità.
Organizzarsi settimanalmente è importante perché permette di programmare le proprie giornate in modo equilibrato e alleggerisce il carico mentale delle cose da fare. Attenzione, però, alla scelta: in agenda vanno inserite le voci che hanno una scadenza temporale, mentre tutto il resto dovrebbe essere segnalato in una “to-do-list” aggiornata.
2. Strutturare la giornata per obiettivi
Una volta definita la direzione della settimana, bisogna stabilire un’agenda giornaliera, assegnando un tot di tempo a ogni attività. Questa strategia aiuta a mantenere alto l’entusiasmo, ma soprattutto stabilisce la quantità di impegni per la giornata. Quando si comincia a lavorare da remoto infatti si pensa di avere molto più tempo a disposizione, ma in realtà si tratta di una falsa sensazione che rischia di favorire le distrazioni e moltiplicare le ore dedicate al lavoro. Definire il limite della propria giornata lavorativa in base al raggiungimento degli obiettivi e non solo in base alle classiche otto ore di lavoro premette invece di sfruttare meglio il tempo e averne di più a disposizione per sé stessi e per i propri interessi.
3. Limitare le distrazioni
Social media e news possono essere usati in tempi e momenti ben definiti e la posta andrebbe controllata al massimo tre volte al giorno, riservando le risposte non urgenti ad uno spazio a fine della giornata. Per tenere a bada le distrazioni sono state create alcune app come “StayFocused”, che limitano il tempo di accesso ai social, rendendo i siti inaccessibili quando si supera la tempistica designata.
4. Imparare a misurare
Per portare le giornate ad un altro livello, basta strutturare l'agenda settimanale con due colonne aggiuntive: una dedicata al tempo e una dedicata al fatturato. In questo modo è possibile rendersi conto del proprio guadagno economico e quali siano le attività più redditizie. Un’agenda settimanale che tiene conto di queste due variabili aiuta a lavorare in modo più focalizzato e permette anche di far crescere il proprio business. Evidenziando infatti le attività e i momenti meno produttivi, offre l’opportunità di utilizzarli per altre attività come lo studio, l'esplorazione di nuovi business o per il relax.
5. Concedersi delle pause
Lavorando in remoto è più facile prendersi delle pause, ma bisogna prendere le distanze dalla propria scrivania e distinguere fra un break vero e proprio, come uscire per una passeggiata e una distrazione, cioè social, news e gaming. Alcuni minuti di pausa ‘mindful’ durante il giorno, magari nel passaggio da un progetto all’altro, danno ristoro alla mente e aiutano a svuotarla e prepararla ad affrontare nuove sfide. È il cosiddetto power nap che, secondo gli esperti, deve avere una durata compresa fra dieci e venti minuti per migliorare l’attenzione e la lucidità mentale.
Iniziare inoltre la giornata ben riposati si traduce in maggiore produttività con meno sforzo.
6. Scollegarsi
Quando si lavora da remoto, durante le pause bisogna prendere le distanze dalla tecnologia. Nella migliore delle ipotesi infatti fa sentire affaticati, ma nella peggiore dà la sensazione di dover essere sempre disponibili senza staccare mai.
E tu, quali accorgimenti adatti per organizzare al meglio la giornata lavorativa?
Tags: lavoro da remoto smartworking consigli
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