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Saper scegliere il regime contabile fiscale più adatto è molto importante per un freelance.
Si tratta di un insieme di regole ed obblighi da rispettare da parte dei Iiberi professionisti e ad oggi è possibile individuarne tre tipologie: forfettario, semplificato ed ordinario.
Il regime forfettario: caratteristiche e chi può usufruirne
La Legge n. 190/2014 ha introdotto nel nostro ordinamento, a decorrere dal 1 gennaio 2015, un nuovo regime fiscale denominato forfettario. Questo è destinato a persone fisiche esercenti, attività d’impresa o di Iavoro autonomo che rispettano una serie di requisiti fondamentali.
A partire dal 2016 il nuovo regime forfettario è diventato l’unico realmente agevolato, utilizzabile sia da chi intende aprire una nuova attività, sia dai soggetti che hanno una attività già avviata, previo il rispetto dei requisiti richiesti.
L’aliquota garantita da questo tipo di sistema, confermata con la Iegge di stabilità del 2018, è del 15% e, dunque, molto conveniente suII’imponibiIe.
È importante segnalare inoltre che l’imposta è ridotta del 5% per i primi cinque anni di attività.
Essendo adottabile da tutte le persone fisiche, la Iegge ha introdotto svariati requisiti per l’accesso e la permanenza dello stesso, per questo non è sempre facile accedervi.
Fino al 31 dicembre 2018 i requisiti previsti per accedere al regime forfettario erano tre:
La Legge di bilancio 2021 ha però modificato la disciplina del regime forfettario stabilendo come requisiti di accesso:
Tassazione del regime forfettario
Fondamentale, però, è venire a conoscenza delle tasse da pagare in maniera effettiva.
Il primo step sarà calcolare il reddito imponibile, ovvero la parte di guadagno sulla quale applicare il 15% di tasse. Per ogni codice ATECO (consultabile sul sito ISTAT) è stato stabilito un coefficiente di redditività che va moltiplicato per il reddito.
Da qui in poi, sarà necessario sottrarre i contributi previdenziali obbligatori dal reddito, che variano a seconda dei fattori. Per esempio, se hai pagato 7.500 euro di contributi, ammettendo un reddito imponibile calcolato in precedenza di 23.400 euro, dovrai sottrarre dallo stesso i contributi versati.
L’ultimo step sarà moltiplicare l’importo ottenuto dalla sottrazione precedente per 15%, ossia l’aliquota prevista dal regime forfettario.
Limitazioni
Il regime forfettario presenta però alcune limitazioni.
Infatti, non è possibile beneficiare di questo tipo di sistema nell’eventualità in cui:
Il regime forfettario verrà meno a partire dall’anno successivo a quello in cui si verifica una di queste condizioni o a quello in cui i ricavi superino il limite di 65.000 Euro.
Vantaggi del regime forfettario
Il regime forfettario offre comunque svariati vantaggi, oltre ad un’aliquota ridotta del 15%.
Questa serie di agevolazioni corrisponde ad una netta diminuzione degli adempimenti contabili e, quindi, del costo della tenuta contabile della propria attività. Se però possiedi i requisiti necessari per accedervi, puoi optare per uno degli altri due sistemi in vigore (semplificato e ordinario).
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