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  • Smart Working: la situazione in Italia

    • 13 novembre 2019
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    Ecco i risultati della ricerca sullo Smart Working, presentati dall’Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano.

    Lo Smart Working piace alle grandi aziende: sono sempre più numerose le imprese di grandi dimensioni che concedono ai loro dipendenti la possibilità di lavorare, almeno in parte, da casa.

    Il 58% delle realtà più strutturate ha già messo in cantiere progetti di sperimentazione, un piccolo ma significativo passo avanti rispetto all'anno precedente, che aveva raggiunto il 56%.

    Il motivo principale di questa tendenza è il poter garantire un maggior equilibrio fra casa e lavoro, fatto che incrementa la motivazione e la produttività dei dipendenti, che sono più soddisfatti e riescono a rendere maggiormente. Non mancano alcune criticità, rappresentate per lo più dalla complessità nella gestione delle emergenze, nell'utilizzo delle tecnologie e nella pianificazione delle attività, ma consola il fatto che per il 46% dei manager intervistati non ci siano problemi di sorta in questa nuova modalità di lavoro che è particolarmente apprezzata dalle nuove generazioni.

    Rispetto al 2017, il numero di progetti di smart working all'interno delle PMI è cresciuto ma i numeri non sono ancora sufficienti: solamente il 12% ha avviato progetti strutturati, mentre il 18% si sta approcciando al fenomeno in maniera informale, per venire incontro alle esigenze dei dipendenti. Il 51% delle PMI però non si ritengono interessate a sperimentare questa strada. I motivi sono dovuti all'inapplicabilità del modello per il proprio business (pensiamo a un negozio, dove la presenza in sede è fondamentale), ma in quasi un quarto dei casi (23%) il problema principale è dovuto alla resistenza dei responsabili.

    Anche nella Pubblica Amministrazione i progetti di smart working procedono a rilento e nel 2018 hanno coinvolto solamente il 12% dei dipendenti pubblici. Un incremento significativo rispetto all'anno precedente, ma non ancora soddisfacente.

     

    Un'interessante punto di vista sullo smart working arriva anche da Poly, azienda nata dalla fusione di Plantronics e Polycom e che produce, fra le varie cose, prodotti dedicati al mondo della comunicazione: come headset, sistemi di videoconferenza e telefoni VoIP.

    Poly ha analizzato come le differenti generazioni si approcciano all'ufficio e realizzato che mentre la Generazione Z e i Millenials riescono a gestire meglio le distrazioni e adorano i Coworking e gli uffici open space, i loro colleghi più anziani faticano a concentrarsi in queste condizioni a causa del rumore di sottofondo, che causa spesso distrazioni.

     

    La tua azienda ha già avviato dei progetti di Smart Working? Raccontaci la tua esperienza nei commenti!


    Tags: smartworking smart working milano stay incowork stayincowork

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