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Stiamo sempre più assistendo allo sviluppo di un futuro in cui smart working, lavoro a distanza e condivisione dello spazio di lavoro sembrano ridurre sempre di più il ruolo dell’ufficio tradizionale.
Coworking e Smart Working in Italia
L’Italia non conosce ancora i livelli di crescita e diffusione che telelavoro e coworking hanno già conosciuto all’estero, ma i valori di crescita sono destinati ad aumentare nei prossimi anni ad un ritmo prevedibilmente accelerato.
Se nel 2016 solo il 36% delle grandi aziende avevano introdotto esperienze di smartworking, già nel 2017 il dato sale a una grande azienda su due.
Altrettanto si può dire per il coworking, che è passato dalle poche decine di realtà che si potevano registrare su tutto il territorio nazionale, a ben 660 spazi di lavoro condiviso in tutta Italia.
In entrambi i casi, di fronte a tassi di crescita così rapidi, si potrebbe pensare che l’ufficio tradizionale sia destinato a tramontare o essere fortemente ridimensionato.
Come saranno progettati gli spazi di lavoro?
Seguendo il trend in cui le aziende punteranno sempre di più a decentralizzare i luoghi di lavoro, l’utilizzo degli spazi assumerà un peso decisivo all’interno delle organizzazioni aziendali.
Questa scelta non riguarderà esclusivamente la riduzione dei costi ma, soprattutto, offrire un maggior benessere per i propri dipendenti: l’ufficio è ancora il luogo in cui i lavoratori trascorrono almeno un terzo della propria giornata lavorativa.
Per questa ragione, andranno rimodulati non solo gli spazi di lavoro attuali, ma anche quelli che, in una prospettiva di ottimizzazione delle risorse, verranno condivisi.
Da un lato l’ufficio tradizionale dovrà essere ridisegnato in maniera flessibile, così da renderlo adatto all’alternanza delle fasi di espansione e di contrazione. In questo caso il design giocherà un ruolo fondamentale. Si tratta di immaginare spazi in cui, ad esempio, non saranno più previste scrivanie vuote che possano impattare negativamente sul piano motivazionale dei lavoratori, né spazi inutilizzati. Si dovrà quindi riprogettare, favorendo quanto più possibile l’accesso a fonti di luce naturale e la creazione di spazi condivisi per i lavoratori, che porteranno al miglioramento del benessere e della produttività dei lavoratori.
Una concezione differente dei luoghi di lavoro rappresenterà uno dei fattori a cui guarderanno sempre di più gli investitori esterni, per valutare competitività e prospettive di crescita di un’azienda.
Come cambia l’accesso al luogo di lavoro
Nel futuro del lavoro non ci saranno solo uffici da riprogrammare ma luoghi nuovi, pensati apposta per rispondere alle esigenze dei lavoratori di domani.
La flessibilità avrà bisogno di spazi di lavoro aperti e dinamici, caratterizzati da accessi digitalizzati e tramite badge, sistemi di sicurezza rigidi, ma automatizzati. Velocità nelle procedure di ingresso e una digitalizzazione integrale delle infrastrutture.
Tutto dovrà ovviamente basarsi su criteri fortemente innovativi, in modo che la rivoluzione tecnologica in atto nel mondo del lavoro non cancella gli spazi ma, al contrario, imponga di ripensarli in un’ottica totalmente nuova per farne crescere valore e peso strategico all’interno di qualsiasi azienda.
Come immagini il tuo ufficio del futuro?
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