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Riccardo Esposito è un web writer Freelance con un notevole seguito sui canali social. Lo abbiamo intervistato, cercando di capire come organizza il suo lavoro e quali consigli darebbe a chi si avvicina per la prima volta a questo mondo.
Mi sveglio alle sei, faccio una rapida colazione e inizio a leggere le email, le notifiche, le menzioni. Sono molto produttivo la mattina, quindi per me è indispensabile sfruttare i momenti migliori per lavorare e dare il massimo. Pubblico i contenuti programmati, condivido le mie risorse e poi inizio a lavorare. Oppure raggiungo qualche cliente, o ancora vado verso la stazione per raggiungere la città dove dovrò fare formazione.
Dopo la pausa pranzo continuo a lavorare oppure vado in palestra, passaggio fondamentale per mantenere il buon equilibrio psicofisico di chi fa lavori sedentari. Nel pomeriggio, se necessario, incontro le persone che collaborano con me e poi continuo fino all’orario di cena. Detto in altre parole lavoro tanto, forse troppo. Però mi piace, quindi è ok.
Uno su tutti: Google Drive, per me è fondamentale. Non potrei lavorare senza Google Drive, condivido documenti e fogli di calcolo con questa piattaforma. Gestire un calendario editoriale con questa soluzione diventa facile, molto facile. Poi c’è l’editor di WordPress, io scrivo direttamente sul blog: questo CMS è comodo, semplice da usare, perfetto per chi ama scrivere.
Mi baso solo su questo? Mentre scrivo uso un dizionario dei sinonimi e contrari e tutti i classici tool per ottimizzare il lavoro SEO: Keyword Planner, Ubersuggest, Answer the public e Semrush. Questi sono i nomi utili per scrivere e creare buoni contenuti online, almeno dal mio punto di vista. Il lavoro continua anche con il mondo della formazione, e per questo cito Skype: praticamente insostituibile.
Per me è indispensabile. Il blog è un passaggio essenziale per far arrivare i clienti, lo uso in piena logica inbound marketing: gli articoli portano le persone interessate verso di me. Molte realtà si creano grazie al lavoro con i social network, magari con Facebook. Ma il blog resta il primo strumento, insostituibile, decisivo. Ovviamente combinando landing page, social media marketing e SEO.
In realtà quelli che si rivolgono a me non hanno problemi, anzi. Sono quelli che hanno capito l’importanza della buona scrittura online. Avere al proprio fianco un professionista in grado di comprendere le dinamiche del web, e soprattutto capace di scrivere dei contenuti utili per raggiungere determinati risultati, vuol dire puntare sul web. Sul serio.
Beh, diciamo che di consigli potrei darne tanti perché ho un po’ di esperienza sulle spalle. Il primo: punta subito sul blog, su un lavoro indipendente capace di portare clienti. Poi bisogna lavorare sui prezzi: un freelance ha una partita IVA, e quindi deve pagare una quantità infinita di tasse. Per questo deve guadagnare tanto. Ecco perché deve puntare sul personal branding.
Ancora qualche consiglio: lavorare sodo sulle PR, sui rapporti con colleghi e clienti. Il tuo nome cammina grazie al blog, ai social ma soprattutto attraverso il passaparola. Se le persone si trovano bene con te non esiteranno. E daranno il tuo nome a chi chiede consiglio su un bravo professionista. Ultimo punto, mai sbattere la porta quando te ne vai. Ci vuole stile, educazione e lungimiranza in questi casi.
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